I vagoni, ovviamente nuovi di zecca, sono arrivati nella Bergamasca ad inizio giugno dopo mesi di attesa e sono ultra tecnologici: porte di ampie dimensioni, dispositivi per favorire il trasporto di persone diversamente abili ed un impianto di aria condizionata per il comfort dei passeggeri. Stupiscono per la loro velocità e per il loro bassissimo livello di rumorosità, anche se, per gli abitanti dei paesi in cui passerà il tram, sono già pronti i pannelli anti-rumore. Il tram, silenzioso e veloce (70 chilometri all’ora), avrà così modo di trasportare quasi 5 milioni di passeggeri ogni anno e sarà caratterizzato da una rapida frequenza di transito con un punte di una navetta ogni 8 minuti negli orari di punta, tra le 7.15 e le 9.15. Si tratta di una metrotramvia di superficie che, percorrendo il vecchio tracciato della ferrovia della Valle Seriana con attraversamenti a raso regolati da semafori, collegherà la città di Bergamo ad Albino. La linea, che si sviluppa per 12,6 chilometri e comprende complessivamente sedici fermate, sarà percorsa da 14 tram. Il costo complessivo dell’opera è di 135,6 milioni di euro di cui lo Stato si è accollato 67,4 milioni, la Regione 29,3 milioni, la Provincia e il Comune 12,1 milioni a testa e la Teb 14,7 milioni. L’intervento assicurerà, a livello locale, un collegamento veloce e diretto tra il centro cittadino e l’imbocco della bassa Valle Seriana. In questo tratto il traffico veicolare in entrata e in uscita da Bergamo ha ormai assunto livelli che la viabilità ordinaria non riesce più a sostenere e grazie a questa grande opera si conta di poter risolvere il problema.
Luca Bassi
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