Sotto il Monte - Guerre, morti, pontificati. Ma anche apparizioni e fine del mondo. Ecco le sante profezie che il nostro amato Papa bergamasco fece nel lontano 1935, quando, ovviamente, tutto doveva ancora accadere. Inviato in terra turca, come delegato apostolico per risolvere una serie di problemi, l’allora vescovo di Bergamo Angelo Roncalli predisse molte cose che in quel momento neanche si potevano lontanamente pensare. Sicuramente, la profezia più preoccupante è quella che riguarda la fine del mondo: «Luce della luce e antica fiamma ogni speranza giunge alla sua riva. Esedra amica sciolti i tuoi capelli qualcuno cade, non lo raccogliere. E’ maschio il viso della femmina e unità non esiste se non dove il ghiaccio si alza e scende. Prometeo ha restituito il fuoco e l’uomo non osa più la sfida, circondato da ghiacci sempre più alti. E guarda il freddo, mentre il caldo è in alto, non è sole, è speranza. Qualcuno capirà, ma sarà troppo tardi». Con queste agghiaccianti parole, Giovanni XXIII, predice la fine della terra, dell’umanità. «Il ghiaccio si alza e scende». Questo importante passaggio è fin troppo chiaro. Come non pensare ad una calamità dovuta ad una alterazione nelle sfere glaciali? Alla possibilità che i ghiacci sotterrino le nostre terre? Cosa che deve far riflettere è che nel lontano 1935 il surriscaldamento del pianeta e, di conseguenza, lo scioglimento dei ghiacciai non passava per la testa proprio a nessuno. Inoltre, altra cosa che deve metterci in guardia, è che le profezie della prima metà del Novecento, Giovanni XXIII, le ha letteralmente azzeccate tutte. Noi ne abbiamo analizzate alcune. Inanzitutto predisse la sua elezione a Papa: «Sarà Padre l’inatteso, figlio dei campi e delle acque». Qualcuno si chiederà perchè inatteso. Semplice, Angelo Roncalli, al momento della nomina, non era assolutamente tra i favoriti. Predisse poi, con una crudezza da pelle d’oca, la fine dei suoi giorni: «Morirà allontanati i pastori». Non a caso, il tanto amato Papa, morì a metà esatta del Concilio, che chiuse in anticipo - allontanando i pastori - quando capì che gli restavano pochi giorni. Impressionanti anche le profezie che fece sulla seconda guerra mondiale, che sarebbe iniziata quattro anni dopo. «Danzica (cittadina polacca invasa dalla Germania nel settembre del 1939, ndr), ferita d’Europa, flagello del mondo. Dividere il mondo significa dividere e ferire, colpire. Marcia il figlio della bestia». Questa profezia, con ogni probabilità, era riferita alle diplomazie che, tentando di spartirsi il mondo con la forza, hanno portato alla grande guerra. Facile capire chi fosse il figlio della bestia, quell’Adolf Hitler che in quel periodo marciava sull’Europa. Angelo Roncalli predisse pure la morte del "figlio della bestia". «Europa, combatti e attendi, perchè sulla falsa croce l’usurpatore si crocifiggerà da solo. Solo allora sarà pace». Infatti Hitler si suicidò nel suo bunker il 30 aprile del 1945. Giovanni XXIII sapeva già anche come sarebbe andata a finire la guerra tra gli Stati Uniti e il Giappone. «Tu figlio di Lutero, non vedrai la fine della distruzione. E il tuo successore commetterà più crimini di te. La tua grande arma esploderà in Oriente, lasciando piaghe eterne». Chiarissimo ogni passaggio. Roosevelt, che qui il Papa ribattezza come un criminale, morirà prima della fine della guerrà. Sarà così. Il suo successore, Truman, chiuse poi la seconda guerra mondiale sganciando sul Giappone le due bombe atomiche che hanno lasciato al mondo piaghe eterne. Ce n’è anche per Mussolini: «La maschera sarà appesa per i piedi nella città dell’editto». La maschera - perchè secondo il Papa, Mussolini era la seconda faccia del re d’Italia - è stata infatti uccisa e appesa a testa in giù a Milano, la città dell’editto di Costantino I e Licinio. Inoltre «Il re non tornerà in Italia» scrisse sempre nel 1935. Il Papa già sapeva il risultato del referendum e della caduta della monarchia. Infine, non poteva di certo mancare la profezia sulle apparizioni della Madonna. «Povera apparirà la Vergine Maria ai semplici e non le crederanno. Al posto dei templi allora saranno tombe». Che Giovanni XXIII predisse le apparizioni di Ghiaie? Noi della Redazione Miracoli crediamo proprio di sì.
Luca Bassi
1 commento:
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