lunedì 19 maggio 2008

"Non credo più nella gustizia" - Parla Fulvio Lazzaretti una delle presunte vittime dei 4 kosovari

Cologno al Serio - Rabbia, indignazione, ma anche quella paura che non ti lascia mai più quando qualcuno ti è entrato in casa nel cuore della notte. Lo sa bene la famiglia Lazzaretti, che il drammatico furto sfociato in sparatoria l’ha subito giusto un anno fa, il 29 aprile. A marito e moglie la vita è cambiata quella notte, quando alcuni malviventi hanno cercato di introdursi nella loro abitazione in via Salvo D’Acquisto al civido 2, a Cologno al Serio, dopo aver fatto razzia nella casa dei genitori al piano terra. La notizia della scarcerazione dei quattro kosovari accusati della rapina di Lonato (Brescia), avvenuta il giorno dopo quella subita dalla sua famiglia, sempre con banditi armati, sempre senza scrupoli e pronti a usare le armi pur di arraffare il bottino, riporta alla memoria di Fulvio Lazzaretti quei drammatici minuti: «Ricordo come se tutto fosse successo ieri. Prima si sono introdotti nell’abitazione dei miei genitori, al piano terra. Hanno rubato quello che hanno trovato e poi, non contenti, hanno cercato di salire in casa mia».
Fortunatamente, il signor Fulvio che sta dormendo, viene svegliato da dei ru
mori sospetti e in pochi secondi realizza ciò che sta accadendo: «Subito mi sono armato della mia pistola che tengo regolarmente e ho cominciato ad urlare, per intimorirli e spaventarli. Ma appena uscito sul balcone del soggiorno i malviventi hanno fatto fuoco su di me, per fortuna senza beccarmi».
Lei ha risposto al fuoco?
«Certo, senza pensarci due volte. Ma non ho colpito nessuno». Certo quella notte, via Salvo D’Acquisto si è trasformato in un piccolo far west, con un colpo di pistola che si è conficcato nel vetro della cucina del dirimpettaio. La vicenda ha lasciato dei segni indelebili sulla vita di Fulvio Lazzaretti e della sua famiglia. «Da quella notte la nostra vita è cambiata. Non avevo mai avuto antifurti, da allora ne ho fatti mettere addirittura tre, ma la paura è s
empre tanta. Al primo rumore mi sveglio e ripenso a quegli attimi. Inoltre devo spesso portare mia figlia dallo psicologo e la notte deve dormire nel letto con me e mia moglie, e nonostante tutto si sveglia molte volte per gli incubi che ancora ha. La piccola ha solo sei anni e da quella nottata è rimasta molto turbata».
Come commenta la notizia della scarcerazione dei quattro malviventi, anche se uno è tornato in cella, che potrebbero aver commesso la rapina anche nella sua villa, anche se non ci sono elementi a loro carico in questo senso?
«Credo ci sia poco da commentare. In Italia, purtroppo, è ormai difficile credere nella giustizia. C’è davvero tanta indignazione, soprattutto perchè quel magistrato che ha fatto scarcerare i malviventi, ha di fatto gettato al vento il lavoro delle forze dell’ordine che, con tanto impegno e professionalità, erano riuscite a prendere i criminali».

Luca Bassi

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