Fortunatamente, il signor Fulvio che sta dormendo, viene svegliato da dei rumori sospetti e in pochi secondi realizza ciò che sta accadendo: «Subito mi sono armato della mia pistola che tengo regolarmente e ho cominciato ad urlare, per intimorirli e spaventarli. Ma appena uscito sul balcone del soggiorno i malviventi hanno fatto fuoco su di me, per fortuna senza beccarmi».
Lei ha risposto al fuoco? «Certo, senza pensarci due volte. Ma non ho colpito nessuno». Certo quella notte, via Salvo D’Acquisto si è trasformato in un piccolo far west, con un colpo di pistola che si è conficcato nel vetro della cucina del dirimpettaio. La vicenda ha lasciato dei segni indelebili sulla vita di Fulvio Lazzaretti e della sua famiglia. «Da quella notte la nostra vita è cambiata. Non avevo mai avuto antifurti, da allora ne ho fatti mettere addirittura tre, ma la paura è sempre tanta. Al primo rumore mi sveglio e ripenso a quegli attimi. Inoltre devo spesso portare mia figlia dallo psicologo e la notte deve dormire nel letto con me e mia moglie, e nonostante tutto si sveglia molte volte per gli incubi che ancora ha. La piccola ha solo sei anni e da quella nottata è rimasta molto turbata».
Come commenta la notizia della scarcerazione dei quattro malviventi, anche se uno è tornato in cella, che potrebbero aver commesso la rapina anche nella sua villa, anche se non ci sono elementi a loro carico in questo senso? «Credo ci sia poco da commentare. In Italia, purtroppo, è ormai difficile credere nella giustizia. C’è davvero tanta indignazione, soprattutto perchè quel magistrato che ha fatto scarcerare i malviventi, ha di fatto gettato al vento il lavoro delle forze dell’ordine che, con tanto impegno e professionalità, erano riuscite a prendere i criminali».
Luca Bassi
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