martedì 23 settembre 2008

Al Comunale arriva il Cagliari, Dea non sbagliare

Bergamo - Dea, è ora di ripartire. Archiviata la sfortunata sconfitta di Catania, in cui i nerazzurri si sono comportati più che bene nonostante il risultato negativo, al Comunale arriva un Cagliari in crisi di risultati. Nelle prime tre gare di campionato infatti, gli uomini di Allegri non sono neppure riusciti a conquistare la miseria di un punto e, detto chiaro e tondo, la squadra sarda non può mettere la minima paura a questa Atalanta che finora ha solo raccolto pareri positivi.

Una difesa imbarazzante, un centrocampo modesto e un attacco inconcludente: il Cagliari è solo questo e, per quanto visto finora, la formazione di patron Cellino sta solamente rispettando i pronostici che la vedevano come una delle candidate principali per la retrocessione.

I rossoblù però, arriveranno al Comunale affamati di punti come non mai, con il loro tecnico Allegri che sente la panchina scottare a più non posso: stupisce infatti che il focoso presidente cagliaritano, conosciuto come "mangia allenatori", non abbia ancora messo in guardia il suo tecnico dopo tre sconfitte consecutive.

Contro la Juventus comunque, il Cagliari ha tirato fuori tutto l’orgoglio di cui disponeva, anche se solo le parate dell’ex Celeste Marchetti hanno evitato un passivo più pesante. Ma anche Buffon prima e Manninger dopo si sono dovuto superare sulle conclusioni di un pimpante Matri, l’unico, a nostro parere, che potrebbe creare qualche problema alla difesa nerazzurra. Retroguardia che domani non potrà di nuovo contare su Bellini, ancora fermo ai box. Del Neri, a meno di clamorosi colpi di scena, dietro punterà quindi sullo stesso quartetto di Catania, con la coppia tutta argentina ad operare davanti a quel Coppola in cerca di riscatto. A centrocampo spazio a Ferreira Pinto, Gaurente, De Ascentis (Cigarini potrebbe rifiatare) e Padoin, mentre davanti la coppia Doni-Floccari cercherà di rifarsi dopo l’opaca prestazione di Catania dello scorso sabato. Intanto in panchina il cileno Valdes, tra i migliori nella gara dello scorso week-end, sarà pronto a dare il suo contributo a partita in corso, anche se non è da escludere una rivoluzione tattica del tecnico friulano che butterebbe di fatto nella mischia il gioiello ex Lecce.

Il destino sembra si sia proprio voluto prendere gioco delle due squadre: infatti, addirittura tre degli ultimi quattro incontri tra il Cagliari e i nerazzurri sono stati giocati in un turno infrasettimanale, e l’Atalanta non è mai riuscita ad imporsi. Il 25 ottobre del 2006 a Bergamo finì 3-3 e fu un susseguirsi di emozioni, con i sardi in vantaggio per 3-1 al 9’ della ripresa che si fecero rimontare dalle reti di Ventola e di Doni, mentre il 4 marzo del 2007 il Cagliari si impose per 2-0 grazie ai gol di Suazo e di Pepe. Lo scorso campionato la storia si è praticamente ripetuta, con i sardi che in terra orobica strapparono un punto (2-2) il 31 ottobre e nel match di ritorno, il 19 marzo scorso, si impongono grazie ad un calcio di rigore di quel Robert Acquafresca che il dt orobico Carlo Osti ha poi ripetutamente - e inutilmente - cercato di portare in nerazzurro in estate. E non è finita qui: due anni fa il direttore di gara di Atalanta-Cagliari fu lo stesso Stefanini di Prato che anche domani dirigerà l’incontro del Comunale. E in quell’occasione i sardi protestarono anche per la direzione del fischietto toscano.

Salire a quota nove dopo solo quattro giornate sarebbe un risultato importantissimo per la truppa nerazzurra, che avrebbe così la possibilità di sfidare la Roma di Spalletti con tanta tranquillità ed entusiasmo, senza doversi troppo preoccupare anche nel caso arrivasse una sconfitta.

Come detto quindi, battere questo modesto Cagliari è tutt’altro che un’impresa e i tre punti in palio sarebbero tanto pesanti quanto importanti, inanzitutto per centrare al più presto il primo obiettivo che tutti a Zingonia proclamano in continuazione: la salvezza
Luca Bassi

Coppola si scusa con i campagni: "Spero sia stato il mio primo e ultimo errore"

Zingonia - Il suo errore è costato caro all’Atalanta, uscita sconfitta dal Massimino per 1-0, ma Ferdinando Coppola, da vero guerriero qual è lui, non perde troppo tempo a piangersi addosso, pronto a ripartire dopo la sfortunata trasferta sicula che ha di fatto ridimensionato l’ambiente bergamasco.

Coppola, ci spieghi come è arrivato quello sfortunato gol di Paolucci.
«La vera spiegazione è che quando ho visto partire il tiro di Michele ero convinto di prenderla, e forse la troppa sicurezza mi è costata cara, facendomi commettere quell’errore»
.

Immaginiamo la sua amarezza.
«La cosa che mi ha fatto più male è stato vedere la faccia abbattuta dei miei compagni al termine della partita persa. A Catania si poteva anche perdere, ma non così. Spero però che questo sia l’errore che ogni anno devo commettere»
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Il Catania, oltre al palo di Mascara, non ha avuto poi altre grosse occasioni.
«Infatti. Di grossi pericoli non ne abbiamo più corsi e questo non può far altro che accrescere l’amarezza e il rammarico per essere usciti sconfitti. Colgo però l’occasione per chiedere scusa ai compagni e per promettere a tutti che già dalla prossima partita ripartirò col piede giusto, pronto a dare il mio contributo»
.

Si è comunque vista una buona Atalanta che, dopo essere andata in svantaggio, ha fatto di tutto per cercare il pari. L’ha notato anche lei?
«E’ vero. Sapevamo che quella di Catania non era una partita facile, e sfortunatamente non siamo riusciti a sfruttare le occasioni che abbiamo costruito. A volte la troppa frenesia di cercare il gol ti porta a sbagliare occasioni che in altri momenti non sbaglieresti mai, vedi l’errore di Floccari nel finale. Ma queste sono cose che capitano».

La squadra è restata unita e compatta per tutto il match.
«Questa è stata la nostra forza in queste prime uscite stagionali. Gruppo unito e voglia di far bene non sono mai mancati e anche per le prossime gare cercheremo di far sì che siano una nostra ulteriore qualità»
.
Mercoledì arriva il Cagliari. Avrete subito la possibilità di rifarvi.
«Fortunatamente ci sarà subito l’occasione per riscattarci, anche se già sappiamo che non sarà affatto facile affrontare il Cagliari. Si tratta infatti di un avversario difficile che non ci darà vita facile».
Non a caso lo scorso anno contro i sardi portaste a casa solo un punto su due partite.
«Come detto il Cagliari è sempre stata una squadra tosta. Mercoledì poi arriveranno ancora più motivati, visto il difficile inizio di campionato che stanno affrontando. Noi comunque dovremo giocare come sappiamo, attenti e cinici».
Luca Bassi

Le pagelle di Catania-Atalanta - Talamonti brilla ancora

Coppola 5,5: il suo errore costa caro alla Dea. E fino a quel momento il portierone campano era stato praticamente disoccupato.

Garics 6: per lui gara senza infamia e senza lode. Difende infatti la sua zona con profitto ma si spinge in avanti raramente, offrendo poco sostegno al compagno di fascia.

Pellegrino 6: provvidenziale il suo salvataggio in scivolata nel secondo tempo. Per lui poi non c'è stato moltissimo lavoro.

Talamonti 6,5: l'argentino, anche nella gara di sabato, è stato tra i migliori. Perfetto nelle chiusure e puntuale negli anticipi. Non a caso Paolucci, marcato alla perfezione dal Tala, ha trovato la rete decisiva grazie all'indecisione del portiere nerazzurro.

Manfredini 6: schierato all'ultimo minuto sulla sinistra per il forfait di Bellini, il biondo difensore atalantino, tra i nerazzurri più in forma, gioca una buona partita. Tanta spinta e qualche buon cross per i compagni d'attacco (43'st Marconi s.v.).

Ferreira Pinto 5,5: sulla destra non combina moltissimo. Non a caso il mister lo sostituisce (24'st De Ascentis 6: prova a dare la scossa ai suoi con un destro potente che Bizzarri mette in corner. Prezioso il contributo che da ai compagni con il suo ingresso).

Guarente 6: come sempre è tra i migliori in mezzo al campo con la sua solita grinta e i suoi piedi vellutati. Cerca anche lui la rete del pari che però non arriva.

Cigarini 6: anche per lui buona gara con tanta corsa e tanto sacrificio per aiutare i compagni in difesa. Sempre pericoloso con i suoi calci piazzati.

Padoin 6: un po' meno pimpante del solito ma pur sempre utile con le sue corse sulla sinistra (24'st Valdés 6,5: con il suo ingresso la gara dell'Atalanta cambia totalmente. Non perde neanche un pallone e serve ai compagni assist che non andrebbero sprecati. Da riproporre).

Doni 5,5: un passo indietro rispetto alle buone prestazioni che aveva offerto nelle prime due giornate di campionato. La sua scarsa vena si è sentita: la Dea ha bisogno del miglior Doni.

Floccari 5,5: si batte come un leone su ogni palla che arriva dalle sue parti, ma sotto porta è ancora lontano dalla migliore condizione. Il gol che fallisce nel finale però, potrebbe anche essere attribuito alla scarsa lucidità, comprensibile dopo 90 minuti di corsa e sacrificio.
Luca Bassi

Atalanta, baby in evidenza - 11-0 nell'amichevole infrasettimanale di Bonate Sopra

Bonate Sopra - Atalanta 0 - 11
Atalanta primo tempo:
Consigli, Garics, Capelli, Pellegrino, Colombo, Ferreira Pinto, Manzoni, Guarente, Cerci, Valdes, Marconi. All. Del Neri
Atalanta secondo tempo: Coppola, Colombo, Capelli, Manfredini, Locatelli, D’Agostino, Padoin, Cigarini, Defendi, Valdes (30’ Marconi), Cisse.
Bonate Sopra primo tempo: Pesenti (20’pt Colombo Andrea), Rota, Monzani, Romualdi (12’pt Proserpi), Chiappa, Colombi Alex, Bacillari, Galimberti, Mariani, Sella, Bala. All. La Scala.
Bonate Sopra secondo tempo: Colombo, Bacis, Proserpi, Pedretti, Cappello, Pavesi, Tavola, Chiappa, Fiore, Caio, Sella.
Reti: 7’ Cerci, 10’ Marconi, 18’ Valdes, 30’ Marconi, 6’ D’ Agostino, 11’ Defendi, 28’ Cisse, 29’ Defendi, 31’ Cisse, 39’ Cigarini, 42’ Cisse.

Bonate Sopra - Nella sgambata infrasettimanale, andata in onda ieri in quel di Bonate Sopra, i nerazzurri di mister Del Neri dilagano con un netto 11-0. Di fronte a loro il Bonate Sopra, formazione di Promozione guidata dal tecnico La Scala che, per l’occasione, ha pensato bene di far esordire con la maglia della prima squadra numerosi giovani della formazione Juniores.
In grande evidenza il cileno Valdes, autore di un’ottima prova fatta di gol, assist e belle giocate. Come lui, prestazione da incorniciare anche per Cisse, autore di una splendida tripletta, che di fatto sancisce il suo completo recupero dall’infortunio che l’aveva fermato a metà agosto.

La cronaca della gara di ieri. Non bisogna attendere molto per vedere il primo gol, che viene firmato Cerci con la complicità del portiere di casa, che si lascia sfuggire la palla in fondo al sacco. Tre minuti più tardi Marconi raddoppia, ringraziando Manzoni che sulla fascia sinistra si beve tre avversari prima di servire al centro il bomber toscano. Al 19’ lo stesso Manzoni sforna un altro splendido assist, questa volta da calcio d’angolo, dal quale trova il perfetto inserimento di Valdes che di testa fa tre. Il cileno, come detto scatenato ieri, va subito alla ricerca della doppietta personale, provandoci questa volta con un bel destro al 24’ che finisce di poco alto. Al 32’ arriva la rete del 4-0: Ferreira Pinto crossa dalla destra per Marconi, che di testa non sbaglia e batte il neo entrato Colombo. Sul finire della prima frazione di gara ci prova Cerci, pienamente recuperato dal grave infortunio al ginocchio destro, ma il suo pallonetto sfiora il palo alla sinistra del portiere locale.

La ripresa si apre con la splendida punizione di Valdes che si stampa sulla traversa. Sull’azione seguente D’Agostino trova il destro giusto che batte Coombo per il 5-0. All’11’ tocca invece a Defendi, che con un pallonetto preciso, supera il portiere avversario in uscita. Alla mezzora, prima Cisse (28’) e poi Defendi (29’) arrotondano il risultato sul 7-0. Due minuti più tardi lo stesso Cisse, con un destro dal limite dell’area, trova la rete dell’8-0, e al 39’ c’è spazio anche per la bella rete di Cigarini, che realizza con un destro potente e preciso dai 20 metri una delle reti più belle della giornata. Nel finale, al minuto 42, il guineano trova anche la tripletta personale, battendo da pochi passi Colombo.
Luca Bassi