venerdì 5 settembre 2008

Ultras contro Vieri - Cori, striscioni e insulti ieri mattina alla presentazione dell'attaccante

Zingonia - Dentro al centro sportivo Cesare e Achille Bortolotti i primi sorrisi e le prime battute da nerazzurro di Bobo Vieri, appena fuori dai cancelli gli ultras con la loro rabbia per la decisione della società di puntare per la terza volta sul bomber che solo un anno fa lasciava Bergamo per accasarsi a Firenze. La contestazione, già annunciata e facilmente prevedibile dopo le ultime settimane di polemica, si è però poi allargata anche a società e giornalisti. I dirigenti, colpevoli di aver preso Vieri nonostante l'evidente malumore di parte del tifo arganizzato, hanno così subito la prima contestazione dell'era Osti. Al dt orobico è infatti arrivato il primo attacco degli ultras, che hanno voluto testimoniare la loro contrarietà con un lungo striscione che recitava: «Nel ruolo del tifoso esiste il sentimento, mentre per te dirigente solo l'aumento. Osti rispetto!».
Ovviamente, la maggiore attenzione gli ultras l'hanno riservata al protagonista della giornata Bobo Vieri: in pochi si aspettavano la sua uscita dal cancello principale - quello appunto presidiato da circa un centinaio di ultras inviperiti -, e quando Christian, scortato da una macchina della Digos, è passato a pochi centimetri da Bocia e compagnia bella si è pure temuto il peggio, ma alla fine, grazie alla sgasata della potente berlina di Bobo, non è successo nulla di rilevante, nonostante le minacce e gli insulti della tifoseria. La macchina di Vieri infatti non è stata toccata nemmeno da un sassolino. La situazione però non si è calmata: l’uscita di Bobo dal cancello principale ha lasciato via libera alla furia degli ultras, e per gionalisti e cameraman sono stati attimi di tensione, fortunatamente risolti dal buon senso, visto che nessun tifoso è entrato nel cancello. Solo un operatore televisivo è stato sfiorato dal lancio di un fumogeno, senza però riportare conseguenze. La situazione si è così calmata è gli ultras hanno abbandonato la loro postazione, liberando il passaggio alle auto fermate in coda per circa una mezz’ora, dopo aver attaccato i loro lunghi striscioni sul cancello del centro sportivo di Zingonia, con i quali hanno manifestato il loro dissenso dalla scelta della società.

Luca Bassi

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