venerdì 5 settembre 2008

Svastiche sulla festa di Liberazione - Castelli Calepio. Anche scritte inneggianti il duce sulle strutture di Quintano

Castelli Calepio - Svastiche, croci celtiche e scritte inneggianti al duce. E’ questo lo scenario che si sono trovati di fronte ieri mattina, tra rabbia e stupore generale, gli addetti ai lavori che in questi giorni stanno allestendo le strutture della «Festa di Liberazione» di Castelli Calepio, che prenderà il via nella serata di domani in località Quintano, nello spazio antistante il locale circolo dell’Arci. L’episodio è stato prontamente segnalato alla Polizia municipale del paese e nelle prossime ore si provvederà alla rimozione delle scritte e dei segni dalle strutture.
Preoccupazione per i fatti accaduti nella notte tra il 31 agosto e ieri nelle parole del segretario proviciale di Rifondazione Comunista Ezio Locatelli: «Questo atto non può che destare allarme, anche perché è stato fatto appena le prime strutture sono state montate, e se il buongiorno si vede dal mattino non possiamo che essere preoccupati. Il fatto - ha continuato il segretario Locatelli - non è da sottovalutare, visto che si tratta di un episodio di ostilità e intolleranza verso chi la pensa in un modo diverso. Purtroppo in queste zone atti simili non sono nuovi». Due anni fa infatti, la sede del circolo di Rifondazione Comunista della Valcalepio fu imbrattata nello stesso modo, con scritte inneggianti al fascismo, croci celtiche e svastiche. E proprio il segretario del circolo finito nel mirino nel 2006, Claudio Sala, fa eco a Locatelli: «Non possiamo far altro che esprimere preoccupazione per quello che è succeso. Noi comunque non ci faremo intimorire e proseguiamo nell’organizzazione delle festa». Sui possibili autori dei fatti, nessuno si sbilancia: «E’ chiaro che la matrice politica è più che evidente - hanno commentato Sala e Locatelli -, ma non si può puntare il dito contro nessuno adesso. Speriamo però che d’ora in avanti le forze dell’ordine possano intensificare i controlli nella zona, per rendere la festa sicura e accessibile a tutti quelli che vorranno partecipare».
Luca Bassi

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