I duecento parrocchiani, infuriati con il Comune che ha concesso anche per quest’anno l’autorizzazione per l’uso del palatenda agli organizzatori, hanno anche scritto una lettera al sindaco Roberto Legramanti, con la quale hanno illustrato il motivo del loro "no" alla manifestazione. Secondo loro il Bergamosex offende la dignità della donna. E nella lettera inviata al sindaco Legramanti viene anche citata l'enciclica di Papa Giovanni Paolo II, «Mulieres dignitatem». «Sono trascorsi vent'anni dalla scrittura del Papa sulla dignità della donna - si legge nella lettera che è stata recapitata al sindaco circa due settimane fa - ma tutto ciò pare che non abbia avuto effetto. Bergamosex con il suo messaggio è all'opposto di quanto scritto dal Santo Padre».L’ideatore Fumagalli però non ci sta e respinge prontamente le critiche al mittente, attaccando anche chi ha cercato di fare disinformazione sul Bergamosex: «Con il pretesto della raccolta di firme avvenuta nel comune di Cologno al Serio - ha spiegato il conduttore bergamasco -, molti notiziari nazionali hanno insinuato che si sarebbe potuto mettere in dubbio la realizzazione dell'evento. Come ha invece tenuto a ribadire pubblicamente il sindaco di Cologno, la raccolta di circa 200 nominativi, in un paese di oltre 10mila abitanti, non mette in discussione una decisione presa a suo tempo e che ha tenuto conto di tutti i pro e i contro. L'evento Bergamosex - ha continuato Fumagalli - è una festa dedicata agli adulti, maggiorenni e consenzienti che si terrà in una zona periferica e che vedrà lo svolgimento di spettacoli e strip-tease. Le critiche mi sembrano davvero assurde: come si fa a dire che non rispetto la dignità della donna quando poi sulla strada ci sono giovanissime ragazze che vengono sfruttate ogni giorno? Per loro sì che andrebbe fatta una raccolta firme. Noi alla fine non facciamo nulla di male».
Luca Bassi
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