venerdì 5 settembre 2008

La Nord contro l'Eco - La contestazione. I tifosi con striscione e volantini: "Su di noi scritte falsità"

Rovetta - Nonostante il giorno feriale, anche ieri è stata una grande festa nerazzurra. Anche se sugli spalti, sponda ultras, è andata in scena una dura contestazione contro «L’Eco di Bergamo». Il quotidiano di via Papa Giovanni infatti, è finito nel mirino del tifo organizzato atalantino, che ha riservato alla testata un lungo striscione, appeso proprio dietro alla porta situata alla sinistra della tribuna del campo sportivo, che recitava: «Sporco, falso, prevenuto. L’Eco: questa è la vostra verità».
Non sono mancati poi mancati i consueti cori indirizzati ai giornalisti, mentre alcuni esponenti della Curva Nord, prima del fischio d’inizio della gara contro il Pergocrema, hanno distribuito ai tifosi presenti in tribuna, un volantino, nel quale si spiegava con chiarezza il motivo della contestazione: «L’Eco di Bergamo continua nella campagna di slealtà e disinformazione per delegittimare e demolire la Curva Nord - si legge -. Ormai al Bugiardino sono talmente ossessionati dall’obiettivo di denigrare gli ultrà atalantini che inventano, falsificano e strumentalizzano le notizie».Le gocce che avrebbero fatto traboccare il vaso, secondo il tifo organizzato nerazzurro, sarebbero arrivate nel giornale di martedì e in quello di ieri: «"Ultrà attaccano i rom, ma ora vogliono aiutarli" - si legge sul volantino distribuito -. All’interno, un titolo a tutta pagina: "Molotov contro i rom, ora li vogliono aiutare. La richiesta di due ultrà dell’Atalanta finiti ai domiciliari per un assalto a un campo a un campo nomadi nel lecchese". Oggi, ancora, in prima pagina: "I rom rispondono agli ultrà dell’Atalanta». Tutto questo, secondo gli ultras nerazzurri, non sarebbe altro che una strumentalizzazione, come spiegato nelle righe che seguono: «I due ragazzi lecchesi sono definiti ultrà dell’Atalanta solo perché sono venuti un paio di volte al Comunale. Nell’articolo - si chiedono gli autori del volantino - perché non hanno definito i responsabili semplicemente due lecchesi o due esagitati o due ragazzi o due operai o due ventenni, ma invece due ultrà dell’Atalanta?».I tifosi organizzati autori del volantino hanno poi chiuso con una promessa verso la testata locale: «A L’Eco facciano quello che vogliono; noi d’ora in poi risponderemo (senza alcun vittimismo) colpo su colpo per smascherare, a suon di striscioni, volantini e cori, tutte le falsità che si leggono nei confronti della Nord. Chissà - si legge in conclusione - che qualcuno apra gli occhi!».
Luca Bassi

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