venerdì 5 settembre 2008

Festa Democratica? Un flop - Servidati: "Ma ai dibattiti c'era sempre tanta gente"

Bergamo - Quella del Partito Democratico era una delle feste più attese dell’estate, ma più che consensi e pareri favorevoli, ha riscosso tante critiche. Le uniche note positive sono arrivate dagli importanti dibattiti, con i quali sono stati ospitati i politici più importanti della Bergamasca e che hanno attirato un pubblico numeroso.A fare un piccolo bilancio ci ha pensato la segretaria provinciale del partito Mirosa Servidati, che ha comunque manifestato tanto ottimismo: «Il grande seguito che la gente ha dato ai dibattiti - ha spiegato Servidati - ci fa ben sperare per il futuro.
Per la maggior parte delle discussioni infatti era impossibile trovare un posto libero per decine di metri intorno al palco. Sotto quel punto di vista possiamo così dire che è stato un grande successo, per il resto magari c’è un po’ meno di soddisfazione». La Festa Democratica infatti, alla sua prima edizione, non è stata proprio fortunata: «Sapevamo che sarebbe stata dura quest’anno. In primis perché rispetto alle altre edizioni cambiavamo il nome, e si sa, la Festa dell’Unità ha sempre attirato moltissima gente. Però non potevamo fare altrimenti: il nuovo nome era fondamentale per mantenere la linea di cambiamento che avevamo promesso ai nostri elettori». Da parte del PD comunque nessuna marcia indietro: «Crediamo sempre che la nostra scelta sia stata quella migliore - ha confermato la segretaria Servidati - e continueremo per la nostra strada. Sperando magari che il nostro pubblico segua con più attenzione anche gli altri spazi e non solo quelli strettamente politici».Per il futuro quindi resta tanto ottimismo in casa PD: «Quando si fanno certe innovazioni è chiaro che serve del tempo - ha spiegato Servidati -. Il nome nuovo ci ha sicuramente penalizzati ma, ripeto, è stata una scelta dettata soprattutto dalla coerenza, e siamo sicuri che le cose andranno meglio già a partire dalla prossima estate».
Luca Bassi

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